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Checklist fiscale per aprire un e-commerce nel 2025

Aprire un e-commerce nel 2025 significa cogliere un’enorme opportunità di business. Il mercato online continua a crescere, ma insieme alle possibilità aumentano anche le regole fiscali da rispettare.
Molti imprenditori si concentrano su sito, logistica e marketing, ma trascurano la parte fiscale: errore che può costare caro.

Per aiutarti a partire senza intoppi, abbiamo preparato una checklist fiscale aggiornata con tutti i punti fondamentali da seguire per aprire il tuo e-commerce in sicurezza.

✅ 1. Scegli la forma giuridica più adatta

Impresa individuale → adatta a chi inizia con fatturati contenuti.

SRL semplificata → costi di costituzione bassi, ma tutela patrimoniale.

SRL ordinaria → ideale se si prevedono soci, investimenti o crescita importante.

✅ 2. Apri la Partita IVA con il codice ATECO corretto

Novità 2025: La classificazione ATECO 2025 è entrata in vigore il 1° gennaio 2025 ed è operativa dal 1° aprile. Con questa revisione, è stato eliminato il codice generico per l’e-commerce (ad esempio, 47.91.10). Al suo posto, l’Ateco si basa ora sulla tipologia di prodotto venduto, indipendentemente dal canale (online o fisico).

Cosa cambia:

  • In passato, si utilizzava un codice generico: 47.91.10 – Commercio al dettaglio via internet.
  • Con il nuovo sistema, non esiste più un codice specifico per e‑commerce. Ora bisogna scegliere un codice in base alla categoria merceologica (es. abbigliamento, elettronica, alimentari, ecc.)

✅ 3. Scegli il regime fiscale

Forfettario: fino a 85.000 € di ricavi, imposta sostitutiva al 15% (5% per start-up), contabilità semplificata.

Ordinario: obbligatorio sopra soglia, utile se hai molti costi da dedurre.

✅ 4. Gestisci correttamente l’IVA

Attiva il regime OSS/IOSS per vendite verso privati in UE.

Valuta le regole particolari dei marketplace (spesso gestiscono loro l’IVA).

Non dimenticare che l’IVA varia da Paese a Paese.

✅ 5. Iscrizioni obbligatorie

INPS commercianti → verifica se rientri nell’esonero o puoi beneficiare della riduzione.

Camera di Commercio → iscrizione al Registro Imprese.

INAIL solo in casi particolari.

✅ 6. Contabilità e fatturazione

Obbligo di fatturazione elettronica anche per gli e-commerce.

Strumenti di riconciliazione fondamentali: ad esempio collegare i report di Amazon Seller Central o Shopify alla contabilità.

Zonwizard è uno strumento fondamentale!

✅ 7. Marketplace vs e-commerce proprietario

Nei marketplace alcuni adempimenti IVA vengono assolti direttamente dalla piattaforma.

Con un e-commerce proprietario la gestione fiscale è più complessa ma anche più flessibile.

✅ 8. Vendite internazionali

Se depositi merce in altri Paesi UE potresti dover aprire una partita IVA locale.

Servizi come Marosavat aiutano a gestire l’apertura e la gestione delle tue posizioni fiscali estere.

✅ 9. Contributi e tasse da mettere in conto

IRPEF o IRES in base alla forma giuridica.

Contributi INPS fissi + percentuale sul reddito.

Acconti imposte da versare già dal primo anno.

✅ 10. Affidati a un consulente specializzato

La fiscalità e-commerce ha regole particolari: serve un commercialista che conosca bene marketplace, OSS/IOSS, report Amazon e riconciliazioni.
Consol affianca ogni giorno imprenditori che vendono online, aiutandoli a crescere senza errori fiscali.

Conclusione

Aprire un e-commerce nel 2025 è un’occasione straordinaria, ma solo se parti con la giusta impostazione fiscale.
La nostra checklist ti aiuta a non dimenticare nulla, ma il passo più importante è avere un partner affidabile al tuo fianco.

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