Introduzione
Vuoi aprire uno shop online ma ti stai chiedendo quale partita IVA per e-commerce è meglio valutare?
Aprire un e-commerce è oggi una delle scelte più comuni tra chi vuole avviare un’attività online. Amazon, Shopify, eBay o Etsy permettono di vendere in pochi click e raggiungere clienti in tutta Europa.
Tuttavia, uno dei primi dubbi che riceviamo in Consol è sempre lo stesso: “Che partita IVA devo aprire se voglio vendere online? Meglio il regime forfettario o quello ordinario?”
In questa guida scoprirai quando serve la partita IVA per l’e-commerce, quali sono i regimi fiscali disponibili e, soprattutto, come scegliere quello più adatto al tuo business digitale.
Quando serve la partita IVA per e-commerce
La normativa italiana distingue tra attività occasionale e attività abituale:
- Vendita occasionale → puoi vendere senza partita IVA solo se si tratta di episodi sporadici e senza organizzazione. Può essere una vecchia borsa o un dipinto fatto da te, ma mai merce che hai acquistato per la rivendita!
- Attività abituale → se vendi con continuità, apri un sito o usi marketplace (Amazon, eBay, Shopify), sei obbligato ad aprire partita IVA, perchè la tua attività è organizzata e implica una certa… imprenditorialità!
Attenzione: vendere tramite Amazon è sempre considerato attività abituale e organizzata → quindi partita IVA obbligatoria.
Regime Forfettario
Il forfettario è il regime fiscale agevolato per chi ha ricavi fino a 85.000 €.
Vantaggi
- Imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni, 15% successivamente.
- Esenzione IVA → non addebiti IVA ai clienti.
- Contabilità semplificata.
Svantaggi
- Non puoi dedurre i costi reali (pubblicità, logistica, software).
- Paghi tasse su una quota forfettaria del fatturato.
- Non adatto a chi ha spese elevate.
Per esempio, per un piccolo e-commerce che fattura 30.000 €, con spese minime → il forfettario potrebbe essere molto conveniente.
Regime Ordinario
Il regime ordinario è obbligatorio sopra 85.000 € di ricavi e consigliato per chi ha costi elevati.
Vantaggi
- Deduzione di tutti i costi reali.
- Recupero dell’IVA sugli acquisti.
- Nessun limite di fatturato.
Svantaggi
- Maggiori adempimenti fiscali (registri IVA, liquidazioni).
- Tassazione più alta se i costi sono bassi.
Esempio: e-commerce che fattura 60.000 € con 50.000 € di costi → ordinario potrebbe convenire, perché scarichi i costi.
Errori comuni da evitare quando apri una partita iva per il tuo e-commerce
Pensare che il forfettario sia sempre la scelta migliore.
Ignorare che vendere su Amazon obbliga alla partita IVA.
Aprire senza business plan → rischi di pagare più tasse del previsto.
Farsi seguire da un commercialista non specializzato in e-commerce.
Conclusione
Non esiste un regime fiscale migliore in assoluto: dipende dal modello di business, dal fatturato e dai costi.
Se hai margini alti e spese contenute → meglio forfettario.
Se hai costi elevati o obiettivi di crescita importanti → meglio ordinario.
In Consol aiutiamo ogni giorno venditori online a scegliere e gestire la partita IVA per e-commerce in modo corretto e sicuro.
Vuoi sapere quale regime ti conviene davvero? Contattaci per una consulenza personalizzata.