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Partita IVA per e-commerce: quale regime scegliere nel 2025

Introduzione

Vuoi aprire uno shop online ma ti stai chiedendo quale partita IVA per e-commerce è meglio valutare?

Aprire un e-commerce è oggi una delle scelte più comuni tra chi vuole avviare un’attività online. Amazon, Shopify, eBay o Etsy permettono di vendere in pochi click e raggiungere clienti in tutta Europa.

Tuttavia, uno dei primi dubbi che riceviamo in Consol è sempre lo stesso:
👉 “Che partita IVA devo aprire se voglio vendere online? Meglio il regime forfettario o quello ordinario?”

In questa guida scoprirai quando serve la partita IVA per l’e-commerce, quali sono i regimi fiscali disponibili e, soprattutto, come scegliere quello più adatto al tuo business digitale.

Quando serve la partita IVA per e-commerce

La normativa italiana distingue tra attività occasionale e attività abituale:

  • Vendita occasionale → puoi vendere senza partita IVA solo se si tratta di episodi sporadici e senza organizzazione. Può essere una vecchia borsa o un dipinto fatto da te, ma mai merce che hai acquistato per la rivendita!
  • Attività abituale → se vendi con continuità, apri un sito o usi marketplace (Amazon, eBay, Shopify), sei obbligato ad aprire partita IVA, perchè la tua attività è organizzata e implica una certa… imprenditorialità!

💡 Attenzione: vendere tramite Amazon è sempre considerato attività abituale e organizzata → quindi partita IVA obbligatoria.

Regime Forfettario

Il forfettario è il regime fiscale agevolato per chi ha ricavi fino a 85.000 €.

Vantaggi

  • Imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni, 15% successivamente.
  • Esenzione IVA → non addebiti IVA ai clienti.
  • Contabilità semplificata.

Svantaggi

  • Non puoi dedurre i costi reali (pubblicità, logistica, software).
  • Paghi tasse su una quota forfettaria del fatturato.
  • Non adatto a chi ha spese elevate.

Per esempio, per un piccolo e-commerce che fattura 30.000 €, con spese minime → il forfettario potrebbe essere molto conveniente.

Regime Ordinario

Il regime ordinario è obbligatorio sopra 85.000 € di ricavi e consigliato per chi ha costi elevati.

Vantaggi

  • Deduzione di tutti i costi reali.
  • Recupero dell’IVA sugli acquisti.
  • Nessun limite di fatturato.

Svantaggi

  • Maggiori adempimenti fiscali (registri IVA, liquidazioni).
  • Tassazione più alta se i costi sono bassi.

👉 Esempio: e-commerce che fattura 60.000 € con 50.000 € di costi → ordinario potrebbe convenire, perché scarichi i costi.

Errori comuni da evitare quando apri una partita iva per il tuo e-commerce

Pensare che il forfettario sia sempre la scelta migliore.

Ignorare che vendere su Amazon obbliga alla partita IVA.

Aprire senza business plan → rischi di pagare più tasse del previsto.

Farsi seguire da un commercialista non specializzato in e-commerce.

Conclusione

Non esiste un regime fiscale migliore in assoluto: dipende dal modello di business, dal fatturato e dai costi.

👉 Se hai margini alti e spese contenute → meglio forfettario.
👉 Se hai costi elevati o obiettivi di crescita importanti → meglio ordinario.

In Consol aiutiamo ogni giorno venditori online a scegliere e gestire la partita IVA per e-commerce in modo corretto e sicuro.

📩 Vuoi sapere quale regime ti conviene davvero? Contattaci per una consulenza personalizzata.