Ti sei mai chiesto quali siano le differenze fiscali tra e-commerce e marketplace?
Quando decidi di vendere online, una delle prime scelte strategiche è: aprire un tuo e-commerce oppure affidarti a un marketplace come Amazon, eBay o Etsy?
A livello commerciale entrambi i canali possono funzionare, ma dal punto di vista fiscale e contabile presentano differenze sostanziali che spesso vengono sottovalutate.
In questo articolo vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali aspetti è importante considerare.
Marketplace: tasse e adempimenti
I marketplace (Amazon, eBay, Zalando, ecc.) sono piattaforme che gestiscono parte del processo di vendita per conto del venditore.
Questo porta ad alcuni vantaggi operativi, ma introduce anche delle complessità fiscali:
- Fatturazione: in molti casi è la piattaforma stessa a emettere il documento fiscale verso il cliente finale. Prima di registrarli, è fondamentale verificare la correttezza dei documenti generati. Per esempio, bisogna fare attenzione alle aliquote IVA applicate dai sistemi automatici.
- IVA: le vendite verso clienti UE e extra-UE vengono gestite attraverso i sistemi del marketplace, ma è compito del venditore monitorare eventuali soglie e assicurarsi che i flussi siano quadrati con la propria contabilità. Amazon, ad esempio, gestisce direttamente l’IVA per le vendite B2C in alcuni Paesi, ma questo non esonera il venditore da obblighi dichiarativi e di versamento.
- Commissioni e costi: i marketplace trattengono percentuali sulle vendite e applicano commissioni aggiuntive. Questi costi devono essere registrati correttamente come componenti di costo e non come riduzione dei ricavi.
In sintesi, i marketplace semplificano la parte commerciale ma complicano la parte fiscale, perché le informazioni arrivano “filtrate” e devono essere lette, comprese e riconciliate.
Insomma, fidarsi è bene… ma sempre con attenzione e controllo!
E-commerce proprietario: tasse e gestione autonoma
Con un sito proprietario (Shopify, WooCommerce, Magento, ecc.), l’imprenditore è direttamente responsabile di tutto il processo di vendita.
Questo comporta alcune differenze importanti:
- Fatturazione: è il venditore a emettere le fatture direttamente ai clienti, oppure compilare il registro dei corrispettivi. Non ci sono report consolidati forniti da terzi: la contabilità dipende dall’integrazione con il proprio gestionale o con i sistemi di pagamento (PayPal, Stripe, ecc.).
- IVA: la gestione è totalmente in carico all’imprenditore. In caso di vendite in UE, bisogna monitorare le soglie e valutare eventuali adattamenti, come l’adesione al regime OSS (One Stop Shop) per il versamento dell’imposta estera.
- Costi: non ci sono commissioni di marketplace, ma ci sono costi di gestione diretta (hosting, pubblicità, strumenti di pagamento). È fondamentale recuperare e registrare i documenti di costo, soprattutto se esteri.
L’e-commerce proprietario offre più libertà, ma richiede anche più organizzazione per non commettere errori nella gestione fiscale.
Marketplace vs e-commerce: le differenze fiscali principali
Ecco uno schema sintetico delle principali differenze:
| Aspetto | Marketplace (Amazon, ecc.) | E-commerce proprietario |
|---|---|---|
| Fatturazione | Gestita (a volte) dal marketplace | Gestita interamente dal venditore |
| IVA | Può essere calcolata dal marketplace, ma controllo e versamento restano responsabilità del venditore | Gestione diretta e obblighi OSS per vendite UE |
| Commissioni e costi | Trattenute dal marketplace | Costi diretti di gestione del sito |
| Reportistica | Report forniti dal marketplace, da riconciliare | Dipende dal gestionale collegato |
| Complessità fiscale | Controllo e riconciliazione | Gestione totalmente autonoma |
Quale scegliere?
La scelta non è solo di marketing ma anche di gestione fiscale.
- Chi inizia e vuole scalare velocemente può preferire un marketplace, consapevole però che servirà un controllo contabile accurato.
- Chi vuole costruire un brand solido e indipendente può puntare su un e-commerce proprietario, con la certezza che la parte fiscale sarà interamente sotto la propria responsabilità.
In molti casi, la soluzione ottimale è un mix: sfruttare i marketplace per la visibilità e il traffico, affiancandoli a un e-commerce proprietario per costruire relazioni dirette con i clienti.
Conclusione
Marketplace ed e-commerce proprietari sono due strade diverse, ma con un denominatore comune: senza una gestione fiscale corretta, i numeri che vedi non corrisponderanno mai alla realtà del tuo business.
In Consol aiutiamo le aziende che vendono online a leggere i dati, riconciliarli e trasformarli in bilanci affidabili. Così puoi prendere decisioni consapevoli e non avere brutte sorprese con il fisco.
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