Introduzione
Vendere online in Europa è diventato più semplice grazie a Amazon e agli altri marketplace, ma la gestione dell’IVA resta uno degli aspetti più delicati.
Dal 1° luglio 2021 è entrato in vigore il regime OSS (One Stop Shop), un regime speciale che semplifica la dichiarazione e il versamento dell’IVA sulle vendite B2C nei vari Paesi UE.
Molti imprenditori digitali però si chiedono:
👉 “Se vendo su Amazon, devo occuparmi dell’OSS o fa tutto la piattaforma?”
In questo articolo vediamo come funziona l’OSS, cosa cambia per i venditori Amazon e quali errori evitare per non avere problemi con il Fisco.
Quando serve il regime OSS
Il regime OSS è obbligatorio per chi vende beni o servizi B2C a clienti privati residenti in altri Paesi UE.
Requisiti principali:
- Soglia 10.000 € → se le tue vendite complessive a privati UE superano questa cifra in un anno, sei tenuto a versare l’IVA nel Paese del consumatore.
- Vendite a distanza → riguarda sia e-commerce proprietari che marketplace.
- Clienti B2C → non vale per vendite B2B (dove si applica il reverse charge).
👉 Grazie all’OSS, puoi versare tutta l’IVA estera con un’unica dichiarazione trimestrale in Italia, senza aprire partite IVA in ogni Paese.
Regime OSS e Amazon
Amazon semplifica molti aspetti della vendita, ma non ti esonera dai tuoi obblighi fiscali.
Come funziona:
- Per le vendite B2C intracomunitarie, Amazon riscuote direttamente l’IVA, ma non la riversa alle autorità fiscali competenti.
- Ecco perché il venditore deve monitorare le operazioni e assicurarsi che i dati coincidano con la propria contabilità, oltre ad occuparsi della dichiarazione e del versamento.
- L’OSS va utilizzato anche per vendite fatte da altri canali (es. Shopify, sito proprietario) → non basta affidarsi solo ad Amazon.
💡 Errore comune: pensare che Amazon faccia tutto. In realtà, la piattaforma gestisce solo le sue operazioni, ma il venditore resta responsabile della corretta dichiarazione IVA (e del versamento!).
Come funziona la dichiarazione OSS
- Registrazione una tantum: tramite Agenzia delle Entrate
- Periodicità dichiarazione: trimestrale. Anche se non hai fatto vendite nel trimestre!
- Gestione: tramite Agenzia delle Entrate italiana (se il venditore è residente in Italia).
- Contenuto: elenco delle vendite B2C fatte nei vari Paesi UE, con IVA calcolata secondo le aliquote locali.
- Pagamento: in un’unica soluzione all’Agenzia delle Entrate, che poi ripartisce i fondi ai diversi Stati membri.
👉 In pratica: il venditore invia un solo modello OSS in Italia invece di decine di dichiarazioni nei singoli Paesi.
Vantaggi dell’OSS
✅ Semplificazione → un’unica dichiarazione, niente registrazioni IVA estere.
✅ Risparmio di tempo e costi di consulenza internazionale.
✅ Maggiore trasparenza e uniformità.
Errori comuni da evitare
Non attivare l’OSS pensando che basti Amazon.
Ignorare le vendite fatte fuori da Amazon (es. sito Shopify).
Non riconciliare i report Amazon con la contabilità interna.
Dimenticare le aliquote IVA diverse Paese per Paese.
Compilare male la dichiarazione trimestrale (o con compilarla del tutto)
Conclusione
L’OSS è una grande opportunità di semplificazione, ma richiede comunque attenzione.
Se vendi su Amazon o con un tuo e-commerce e superi i 10.000 € di vendite B2C in UE, sei obbligato a gestire la dichiarazione OSS.
👉 Amazon ti aiuta, ma non basta: il venditore resta il vero responsabile fiscale.
In Consol aiutiamo ogni giorno gli e-commerce a gestire correttamente il regime OSS su Amazon e IVA internazionale, evitando errori costosi e garantendo bilanci affidabili.
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